Le loro guerre, i nostri morti - Ihre Kriege unsere Toten

veröffentlicht am 9. April 2022

Contro la guerra e ciò che la permette
Gegen den Krieg und die Kriegstreiber

Solidarietà alla popolazione ucraina ed ai profughi di tutte le guerre e occupazioni militari, anche quelle attuate dai governi atlantisti e dai suoi alleati: dall’Iraq all’Afghanistan, dallo Yemen alla Siria, dal Kurdistan alla Palestina fino a chi fugge dagli orrori dei lager della Libia.

Solidarietà con gli antimilitaristi russi, arrestati a migliaia nelle manifestazioni contro l’invasione dell’Ucraina.

A fianco dei lavoratori portuali di Genova e dei ferrovieri greci, in lotta contro il traffico di armi.

No all’aumento delle spese militari e alla corsa al riarmo. Mentre vengono tagliate le risorse per scuole e sanità, ancora una volta la guerra si conferma uno strumento per imporre condizioni di vita peggiori alla classe operaia, per emarginare il dissenso, restringere le libertà e alimentare il profitto economico del complesso energetico-militare-industriale.

La guerra inizia qui: Iveco Defence Vehicles, Finmeccanica, Unicredit, Deutsche Bank e Intesa armano la guerra e fanno profitti sul sangue degli oppressi.

Contro nazionalismo, imperialismo e sfruttamento: Solidarietà internazionalista


Unsere Solidarität gilt der ukrainischen Bevölkerung und allen, die vor Krieg und militärischer Besetzung fliehen.

Seite an Seite mit den Hafen-Arbeitern Genuas und den griechischen Eisen-Bahner*innen.

Nein zur Erhöhung der Kreisausgaben. Nein zur Militarisierung.

Gegen Nationalismus, Imperialismus und Ausbeutung.

Internationale Solidarität jetzt.

Keinen Cent und keinen Mann für ihre Kriege.

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